La scorzonera è uno di quei vegetali che non ti poni mai il problema. Poi la vedi sugli scaffali del supermercato, ti ricordi di averne letto meraviglie e la compri.
Poi fai un giro su internet in cerca di ricette. Quindi la pulisci, la cucini e la mangi.
E ti piace anche. Nonostante la pulizia di questo vegetale sia una questione un po’ complessa.
Io comunque per togliere la scorza, la parte nera, ho utilizzato il pelapatate. Consiglio tuttavia di indossare dei guantini in lattice durante l’operazione per evitare che rimangano le mani appiccicaticce
La mia scorzonera è fatta in modo semplicissimo. Bollita e saltata in padella. L’ho trovata molto buona da mangiare così, quasi come uno snack. La pulizia è sicuramente la fase più lunga della preparazione.
Ho immerso le radici in una bacinella di acqua, poi le ho pulite con il pelapatate ottenendo dei cilindri bianchi, che ho tagliato a tocchi di 4-5 centimetri e buttato subito in una pentola di acqua acidulata con un limone spremuto (per evitare che annerisca, come i carciofi) e con una cucchiaiata di farina di riso (ovviamente va bene anche quella di frumento, se la mangiate senza problemi) e del sale grosso.
Ho fatto cuocere la scorzonera per una decina di minuti nella pentola a pressione.
Quindi, ho scolato i cilindretti e li ho fatti saltare in una padella con un po’ di olio extra vergine di oliva e delle spezie a piacere (curcuma, coriandolo e curry nel mio caso).
Condire con olio extra vergine crudo e pepe nero e servire