bocconcini “pel di carota” e ricotta

dico pel di carota anche se non c’è niente di arancione.
E’ che questa è una versione di quei bocconcini che in genere si fanno con gli spinaci e la ricotta (e che si chiamano in diversi modi strani, anche strozzapreti, ma non hanno niente a che vedere con quelli emiliani… o romagnoli?) solo che anziché usare spinaci o erbette varie ho utilizzato i pennacchi delle carote.
biologici, freschi, con il loro saporino delicato e inusuale sono ottimi da utilizzare in cucina, anche nelle zuppe di verdure, uniti a porri, zucchini, carote… insomma, a piacere!

io ne avevo utilizzato la metà per fare la minestra con porri e carote e l’altra metà l’avevo tenuta in frigo, dopo averla sbollentata per 3 minuti, in un recipiente chiuso in attesa di ispirazione
l’aiuto mi è venuto dalla simpaticissima venditrice di formaggi che quando sono andata a comprare il latte mi ha regalato un po’ di ricotta, proprio la quantità giusta da miscelare con i miei bei pennacchietti e farne delle gustose palline

la procedura potrebbe sembrare complessa ma non lo è (considerato che le ho preparate in poco tempo prima di andare al lavoro una mattina che mi sono anche alzata tardi, cioè stamani)

in una ciotola si mescola l’erbetta tritata (io sono antica e uso la mezzaluna, voi fate come credete ma non andrei sul mixer, troppo violento) e la ricotta in uguali quantità
avendo nel frigo un uovo che attendeva di esser preso in considerazione prima della scadenza ultima, ho aggiunto anche l’albume (il tuorlo invece è ancora là che aspetta)
un po’ di pepe nero per insaporire, un cucchiaio di farina di riso per addensare un po’
et voilà

mentre l’acqua riscaldava in un pentolino ho preparato le palline, le ho rotolate nella farina (ancora di riso) e le ho fatte bollire finché non sono affiorate in superficie (anche qui sui 3 minuti)
attenzione che sono delicatissime e si disfano sempre un po’….
(infatti alla fine ho scolato anche i rimasugli dell’acqua)
poi le ho appoggiate in una pirofila su cui avevo spalmato un’idea di ghee (burro chiarificato) e, cosparsele della farina di riso avanzata nel piattino della rotolatura mischiata a un pochettino di pangrattato, le ho infilate in forno a 200 gradi per un quarto d’ora, con due minuti finali di grill

una volta dorate le ho servite con l’aggiunta di una salsina al pomodoro (tipo pommarola) che avevo preparato qualche tempo fa

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Informazioni su simonapacini

leggo, scrivo, cucino, cammino, coltivo
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