“Mangio radici perché le radici sono importanti”.
(“La Grande Bellezza”, Paolo Sorrentino)
Ho scoperto queste radici amare per caso gironzolando per il reparto verdure di un grande supermercato
probabilmente avevo già notato la confezione altre volte, una scatola lunga di polistirolo coperta di cellophane, ma non mi aveva mai incuriosito più di tanto
stavolta, chissà perché, non solo mi ci è caduto l’occhio ma mi è venuta anche la voglia di metterle nel carrello
una volta a casa il problema è stato capire come cucinarle
in internet si trova il sito del Comune di Soncino che pare essere famoso proprio per la sua produzione di radici amare dop che si usano come contorno a stufati e brasati di carne, o da sole
come le ho utilizzate io
questa è l’unica ricetta che ho trovato e sperimentato
Ingredienti
Radici amare di Soncino
acqua
aceto di mele o di umeboshi
sale
pepe
olio evo
limone
Raschiare e tagliare a pezzetti o rotelline le radici. Ad acqua bollente, aggiungere un po’ di aceto di mele e sale ed immergere le radici. Dopo un quarto d’ora circa, scolare e condire con un po’ di olio, pepe e limone; aggiungere a piacere, prezzemolo ed aglio tritato. Ottimo contorno, o piatto vegetale, di gusto amarognolo, ma gradevole.
Nell’Ayurveda
Le radici amare sono certamente da includere fra gli alimenti importanti per la disintossicazione.
La loro azione benefica e disintossicante riguarda tre organi:
intestino
fegato
reni
Agisce sull’intestino riducendo gradualmente l’acidità che causa infiammazione. Facilita l’evacuazione senza alcun fastidio e ti renderai conto dell’azione benefica di queste radici amare dall’odore acido delle feci evacuate. Devi aspettarti anche una altrettanto benefica emissione di bio-gas. Le radici amare non producono gas ma fanno uscire quello già presente negli intestini. Se premendo la tua pancia rimbalza come una palla, significa che ci sono aria e gas trattenuti, è sicuramente trarrai beneficio dall’azione liberatoria delle radici amare.
Le proprietà depurative si manifestano sul fegato stimolando l’eliminazione della bile, mentre ha un’azione diuretica oltre che ipoglicemizzante, quindi utile anche nei casi di diabete.
Il risultato di tutte queste azioni depurative è un sangue più pulito e puro e questo non può che apportare beneficio alla nostra salute.
Gli effetti del gusto amaro sulla coscienza, in piccole quantità, sono di aiutare la persona a vedere in modo chiaro.
E’ interessante notare che le erbe amare sono state usate in molte culture durante ricerche di visioni o viaggi spirituali.
L’amaro può stimolare un senso di leggera insoddisfazione che ci incita a vedere le cose come realmente sono.
In grandi quantità il gusto amaro può produrre un gelido senso di disillusione o afflizione. E’ un gusto che può essere difficile da apprezzare all’inizio, ma che equilibra bene gli altri gusti.
(da “la cucina ayurvedica” di Amadea Morningstar e Urmila Desai)