Semifreddo ai ricciarelli

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Circa un secolo fa mi ritrovai ad assillare di brutto un ristoratore senese.
– Quando lo rifai il semifreddo alle mandorle?
– Oggi no. In futuro vedremo.
Così ogni giorno. Finché, stremato, mi confessò il suo segreto.
– E’ venuto per caso. Ci erano rimasti dei ricciarelli in magazzino. O li buttavamo o ci inventavamo qualcosa.
In tutti questi anni non ho più assaggiato il semifreddo di ricciarelli ma, come una madeleine, il ricordo di quel sapore mi è rimasto dentro.
Fino all’altro giorno, quando mamma ha tirato fuori una confezione di ricciarelli dimenticati in fondo a un mobile.
– Con questi ci dobbiamo inventare qualcosa.
– Ci penso io.
Un giretto su internet, fra un semifreddo di panna e un dolce alle mandorle, un mix tra le ricette che mi sembravano le migliori, e via. Diritti verso la mattonella semifredda di ricciarelli riciclati.

Non posso dire che il risultato sia lo stesso di quel semifreddo di un secolo fa. Anche perché le madeleine di Proust facevano il percorso inverso e nel mezzo intanto ci si è messa tanta roba.

Forse è venuto un filino troppo dolce (per i miei gusti), magari si può ancora aggiustare qualcosa, ma sicuramente è uscito un dolce di indiscusso successo.

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Ingredienti (per 4 persone)

Qualche ricciarello (da 3 a 5) avanzato dall’ultimo Natale
Una confezione di panna da montare (250 ml)
Un uovo
Zucchero di canna (facoltativo)
Caramello o crema di cioccolato per guarnire (a piacere)

Montare la panna in una ciotola. In un altro recipiente montare la chiara d’uovo (con l’aggiunta di tre gocce di limone) a neve ferma.
A parte mescolare il tuorlo con un cucchiaio o due di zucchero (passaggio anche da evitare se non si vuole correre il rischio di esagerare con il dolce, considerato lo zucchero già contenuto nei ricciarelli).
Unire delicatamente il tuorlo all’albume montato, muovendo il cucchiaio dal basso verso l’alto. Aggiungere la crema ottenuta alla panna montata, compiendo gli stessi leggeri movimenti per amalgamare il tutto.
Schiacciare i ricciarelli (caratteristico dolce senese a base di mandorle e zucchero) in un mortaio e versare quanto ottenuto nella ciotola con la crema. Mescolare.
Foderare un recipiente della forma desiderata (io ho usato una pirofila rettangolare) con carta da cucina, cellophane o da forno. (Il cellophane si adatta meglio alle forme irregolari).
Versare il composto, livellarlo con una spatola premendo per far uscire eventuali bolle d’aria.
Coprire con un foglio di alluminio che non tocchi la crema e lasciare in freezer per almeno una notte (8-10 ore).

Al momento di servire basterà rovesciare il contenitore sul vassoio di portata e staccare il cellophane.
Volendo, possiamo decidere di guarnire la nostra mattonella come preferiamo. Con un ricciarello sbriciolato, con qualche linea di crema al cioccolato o di caramello. O qualche fogliolina di menta. Non ci sono limiti al gusto personale.

Una volta decorato, il dolce è pronto per essere servito.

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***

Perché il semifreddo raggiunga la giusta consistenza conviene prepararlo il giorno prima, così da farlo stare tutta la notte in freezer.

***

Per chi non sapesse che cosa sono i ricciarelli:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ricciarelli

https://aniceecannella.blogspot.it/2009/11/i-veri-ricciarelli-di-siena-da-unantica.html

http://ricette.giallozafferano.it/Ricciarelli.html

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Informazioni su simonapacini

leggo, scrivo, cucino, cammino, coltivo
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