il dolce che non ti aspetteresti mai
non è dolcissimo, ma se uno vuole può renderlo più dolce aggiungendo zucchero o il dolcificante che preferisce (succo d’agave, sciroppo d’acero)
ma io lo trovo speciale e da quando l’ho scoperto lo faccio almeno una volta alla settimana
non ha un nome vero e proprio
la ricetta è stata inventata da un monaco indiano che ce l’ha insegnata in un corso di cucina orientale
Ingredienti
1 cucchiaio e mezzo (10 grammi) di agar agar
1 litro di acqua
1 tazza di zucchero di canna (o succo di agave o sciroppo d’acero)
3 pere mature tenere
10 datteri
due manciate di uva sultanina (golden)
una lattina di latte di cocco
la preparazione è semplicissima e molto veloce
il segreto sta nell’azzeccare l’esatta quantità di agar agar (un’alga insapore e inodore, addensante, che sostituisce la colla di pesce) per rendere il budino solido a punto giusto
a me fino ad oggi è venuto o solidissimo (come quello nella foto) o quasi liquido
ma il sapore è buonissimo lo stesso
anzi, forse quando è un po’ più morbido e cremoso si apprezza anche di più
Mettere l’acqua a bollire in una pentola, quando è calda aggiungere l’agar agar e lo zucchero (a meno che non usiate acero o agave, nel qual caso si aggiunge alla fine, a freddo)
mescolare bene finché l’alga non è completamente dissolta
versare tutti gli altri ingredienti (frutta e latte di cocco) in una ciotola grande e frullare con un minipimer
versare la crema ottenuta nella pentola con l’acqua e far bollire per 5-7 minuti
prima di versare in una ciotola di vetro o ceramica, se prima non si è messo lo zucchero di canna, è il momento di aggiungere il succo di agave o lo sciroppo di acero in quantità minori rispetto allo zucchero di canna
assaggiate per fissare il punto di dolcezza desiderato
tenete conto del fatto che la frutta e il latte di cocco sono già molto dolci da soli
una volta versato il composto nel recipiente adatto metterlo in frigo per qualche ora per farlo addensare
quindi servire come dessert