spezie spezie delle mie brame…

ecco, direi che è giunto il momento di fare un po’ di chiarezza nel mondo profumato colorato e variegato delle spezie

sia chiaro, ognuno usa quelle che vuole e come vuole

io però faccio così

il mio negozio preferito per l’approvvigionamento è l’equo e solidale. uno qualsiasi, perché più o meno hanno tutti le stesse cose.
nei bellissimi sacchettini in carta grezza di altromercato si trovano il cumino, il coriandolo, il pepe nero in polvere e in grani, la senape in semi, tutto dello Sri Lanka
il top

la curcuma (la polvere gialla che sa di poco ma ha pur sempre le sue belle proprietà) si può anche comprare negli ingrossi o nei negozi al dettaglio dei marocchini, ma per le altre non conviene, anche se costano pochissimo
il coriandolo, per esempio, dai marocchini è macinato troppo grosso
per le zuppe è perfetto, ma quando lo metto nello yogurt fa un effetto sabbia non proprio gradevole

quasi inutile acquistare le spezie nei negozi di alimenti naturali e biologici perché in genere hanno poca scelta e sono anche care

un posto ideale, anche se parrebbe quasi impensabile, per comprare spezie è invece la farmacia (o anche la parafarmacia). ma solo per quanto riguarda i churna ayurvedici
spiego velocemente. i churna sono i composti di varie spezie (quelli che in India si chiamano “masala”) secondo i tre dosha in cui l’ayurveda divide il corpo umano: vata (aria), pitta (fuoco), kapha (acqua e terra)

churna vata, quello verde, contiene cumino, zenzero, curcuma, zucchero di canna grezzo, fieno greco, assafoetida e sale

churna pitta, blu, ha coriandolo, finocchio, cumino, zucchero di canna grezzo, cardamomo, zenzero, curcuma, cannella e sale

churna kapha, rosso, è fatto di zenzero, coriandolo, pepe nero, zucchero di canna grezzo, curcuma, sale, cannella

io uso soprattutto vata: per cuocere il riso (qualche pizzico nell’acqua di bollitura) e saltare le verdure.
pitta è perfetto per il lassi e per i dolci
kapha… boh, a dire il vero lo uso poco
ogni tanto ci cucino le verdure, così, per dargli un po’ di considerazione

e poi c’è lo zenzero, fresco mi raccomando
irrinunciabile
quello lo trovo al banco del mercato in piazza delle erbe a belluno, o da ariele (il biologico) sempre a belluno
quando sono in toscana lo prendo da biosfera
fino a un po’ di tempo fa ce l’aveva anche la coop

questi tipi di spezie non sono proprio parte della nostra cucina tradizionale ma, senza esagerare con le quantità, si sposano benissimo con i piatti a base di verdure e legumi

oltre a dare sapore hanno effetti benefici sull’organismo e permettono di evitare l’uso del sale

(per esempio, il pepe nero non solo dà sapore, ma è considerato in ayurveda un efficace spazza tossine. questo è il motivo per il quale io ne uso tanto, specialmente ogni volta che mangio fuori casa)

meglio di così…

OPS! dimenticavo…
consiglio di lettura: “La Maga delle Spezie” di Chitra Banerjee Divakaruni
(con un grazie speciale a Ivana)
http://www.ibs.it/code/9788806173180/divakaruni-chitra-b-/maga-delle-spezie.html

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Informazioni su simonapacini

leggo, scrivo, cucino, cammino, coltivo
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