pasticcetto morbido con peperoni e quinoa

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primo o piatto unico questo pasticcetto di quinoa mi è venuto proprio buono
così, tanto per non dimenticarmi la ricetta, la scrivo
metti mai che qualcuno ne prenda ispirazione…

ingredienti per una persona

tre cucchiai di quinoa
due piccoli peperoni
uno spicchio di formaggio di pecora semistagionato (o a piacere)
olio
sale e pepe
spezie a piacere

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la quinoa è un seme vegetale che si utilizza come un cereale

Quinoa: cos’è, come si cucina, perché fa bene: 5 ricette

lo si trova nei negozi di alimenti naturali

versarne tre cucchiai a persona nell’acqua che bolle leggermente salta e con un goccio di olio e seguire le istruzioni di cottura (far bollire 25 minuti e riposare 10)

nel frattempo far saltare i peperoni, puliti e spezzettati, in padella con un po’ d’olio e spezie a piacere
sminuzzare il formaggio

quando gli ingredienti sono pronti unirli in una ciotola
quindi versare il composto in pirofile unte di olio
accendere il forno
cospargere il tortino di formaggio di pecora grattugiato
e cuocere a media altezza a 200° per una ventina di minuti finché la parte superiore non imbrunisce
far passare due minuti al grill
sfornare, far intiepidire
e servire
buon appetito!

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melanzane cipolline

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ho una pianta rigogliosa di erba cipollina che non uso quanto potrei
per questo l’altro giorno ho pensato di darle un po’ di soddisfazione
in casa avevo delle melanzane lunghe e sottili e mi sono inventata questa ricetta, semplice, veloce, estiva e di poche pretese
però a me è piaciuta molto

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spurgato le melanzane per un’oretta dopo averle tagliate a rondelle e spolverate di sale le ho cotte in forno, grigliandole per una ventina di minuti a 180-200°

nel frattempo ho colto un bel po’ di erba cipollina, l’ho tagliata e sminuzzata con le forbici
quindi ne ho fatto una salsetta aggiungendoci olio di oliva extravergine, sale, pepe e un po’ di capperi sotto sale sminuzzati

dopo non ho fatto altro che ricoprirci le rondelle di melanzane
mescolare per farla assorbire
e… mangiare!!!

(PS: funziona anche con le melanzane cotte al tegame in pochissimo olio e una volta pronte irrorate con il condimento cipollino-capperino!)

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semi tostati

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uno snack da portare con sé per affrontare in modo sano i momenti di languorino allo stomaco
ma non solo, i semi tostati sono perfetti per insaporire insalate e altre vivande, come zuppe e minestre di verdura
oltre che gustosi e gradevoli al gusto aiutano anche l’intestino

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acquistare diverse qualità di semi biologici a piacere
semi di girasole, di sesamo, di zucca (non tostati)
riscaldare un pentolino antiaderente e versare qualche cucchiaiata di un tipo di semi
quando sono lievemente tostati versarli in una ciotola e procedere con gli altri tipi, uno per volta

una volta terminata la tostatura insaporire con sale a piacere
ora potete conservare i vostri semi tostati in un barattolo da mettere in tavola o da portarsi dietro all’occorrenza

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tortino di zucchini, pecorino e amaranto

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il vero problema per me non è mangiare con tutte le limitazioni che devo seguire
ormai mi sono organizzata e riesco a cucinare piatti saporiti anche se con pochi ingredienti
il problema è quando ho degli ospiti ai quali desidero offrire qualcosa di buono e gustoso senza deviare dalla mia rigida dieta (senza glutine, né lieviti, né zuccheri… eccetera)

il tortino di oggi, a sorpresa, è venuto una favola
non ci credevo nemmeno io mangiandolo
ma quel che è più importante è che la mia ospite lo ha gradito, e questo basta

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eccolo qua

ingredienti per due persone

6 cucchiaiate di amaranto (è un cereale a pallini minuscoli che si trova nei negozi di alimenti naturali)
uno zucchino abbastanza grosso
un bel pezzo di pecorino semistagionato
sale pepe olio evo e spezie a piacere
(curcuma, cumino, coriandolo)

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cuocere l’amaranto versandolo in un pentolino con l’acqua bollente con un pizzico di sale e un cucchiaino di olio. prepararlo con anticipo perché ha dei tempi di cottura molto lunghi, di una mezz’oretta

far saltare lo zucchino, tagliato a pezzetti, in padella con olio sale pepe e spezie a piacere (io ho usato un po’ di coriandolo, curcuma e cumino)

spezzettare il pecorino tagliuzzandolo con un coltello

quindi riunire gli ingredienti in una ciotola

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versare in una o più pirofile appena unte di olio e cuocere in forno già caldo per 20 minuti a 200° a media altezza finché la parte superiore non sarà leggermente imbrunita
volendo alla fine si può anche azionare il grill per due o tre minuti ottenendo una crosticina in superficie

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far riposare una mezz’oretta minimo per evitare di metterlo in tavola rovente

vi stupirete, come me (lo spero) della bontà e della delicatezza di questo piatto che potrete gustare accompagnato da un po’ di riso basmati e da un’insalatina fresca

buon appetito

http://www.rollingbeans.it/2013/03/come-si-cucina-lamaranto.html#.U-KHouN_vnE

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barchette di foglie di nocciolo con pecorino toscano

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Qui i profumi e i sapori non mancano
Sia per l’aroma pungente del pecorino che per la fragranza della foglia di nocciolo che si esalta con la cottura

La ricetta è stata ispirata dalla cucina di Ezia Nard delle Zercole in Valmorel (Limana, Belluno) che con le erbe selvatiche fa dei veri miracoli

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Cogliere dunque alcune foglie fra le più delicate di un nocciolo e sciacquarle
Tritare finemente una fetta o due di pecorino toscano semi stagionato
Io l’ho ulteriormente insaporito facendo appassire per pochi minuti nell’olio extra vergine d’oliva un cucchiaio di peperone rosso tritato finemente che poi ho aggiunto al pecorino insieme a un pizzico di finocchietto selvatico fresco (colto pochi giorni fa sull’isola di Capraia)

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Posizionare le foglie di nocciolo su una padella in ceramica o antiaderente appena unta d’olio
Mettere un cucchiaino di impasto di formaggio sopra ad ogni foglia
Accendere il fuoco, coprire e far cuocere per pochi minuti finché il formaggio non sarà fuso
Subito si sprigiona un intenso aroma di nocciolo che sarà trasmesso all’impasto di formaggio

La foglia inoltre si accartoccia creando una barchetta con “a bordo” il formaggio ammorbidito

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Ottimo per uno stuzzichino o un antipasto
Meglio se mangiato ancora tiepido

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polpette a modo mio con zucchine o peperoni

Le polpettine sono un’ottima soluzione per riciclare degli avanzi o per risolvere il dilemma su cosa preparare per pranzo (o cena) di veloce e appetitoso

queste sono completamente vegane ma non hanno niente da invidiare a quelle tradizionali, anzi

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Sì possono fare con qualsiasi tipo di verdura e cereale

L’importante è legare tutto con una crema di farina di ceci che oltre a dare un buon sapore mantiene l’impasto permettendo di non utilizzare l’uovo

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Ingredienti

riso bollito (o altro cereale)

verdure stufate (zucchini, peperoni, porri….)

farina di ceci

Acqua

sale, pepe e altre spezie a piacere

olio evo

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preparare una crema con 4-5 cucchiai di farina di ceci e un po’ d’acqua
aggiungere gli altri ingredienti, cereali e verdure, e mescolare
insaporire con pepe e sale e spezie a piacere, se non è già stato fatto precedentemente

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far riscaldare poco olio in una padella
versare il composto a cucchiaiate e far rosolare per qualche minuto prima di girare
quindi cuocere dall’altro lato
quando le polpettine sono dorate prenderle con una palettina da cucina e farle scolare su un piatto coperto di carta da fritto

servire calde accompagnate da un’insalatina fresca mista
buon appetito

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budino di datteri, pere e latte di cocco

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il dolce che non ti aspetteresti mai
non è dolcissimo, ma se uno vuole può renderlo più dolce aggiungendo zucchero o il dolcificante che preferisce (succo d’agave, sciroppo d’acero)
ma io lo trovo speciale e da quando l’ho scoperto lo faccio almeno una volta alla settimana

non ha un nome vero e proprio
la ricetta è stata inventata da un monaco indiano che ce l’ha insegnata in un corso di cucina orientale

Ingredienti
1 cucchiaio e mezzo (10 grammi) di agar agar
1 litro di acqua
1 tazza di zucchero di canna (o succo di agave o sciroppo d’acero)
3 pere mature tenere
10 datteri
due manciate di uva sultanina (golden)
una lattina di latte di cocco

la preparazione è semplicissima e molto veloce
il segreto sta nell’azzeccare l’esatta quantità di agar agar (un’alga insapore e inodore, addensante, che sostituisce la colla di pesce) per rendere il budino solido a punto giusto
a me fino ad oggi è venuto o solidissimo (come quello nella foto) o quasi liquido
ma il sapore è buonissimo lo stesso
anzi, forse quando è un po’ più morbido e cremoso si apprezza anche di più

Mettere l’acqua a bollire in una pentola, quando è calda aggiungere l’agar agar e lo zucchero (a meno che non usiate acero o agave, nel qual caso si aggiunge alla fine, a freddo)
mescolare bene finché l’alga non è completamente dissolta
versare tutti gli altri ingredienti (frutta e latte di cocco) in una ciotola grande e frullare con un minipimer
versare la crema ottenuta nella pentola con l’acqua e far bollire per 5-7 minuti
prima di versare in una ciotola di vetro o ceramica, se prima non si è messo lo zucchero di canna, è il momento di aggiungere il succo di agave o lo sciroppo di acero in quantità minori rispetto allo zucchero di canna
assaggiate per fissare il punto di dolcezza desiderato
tenete conto del fatto che la frutta e il latte di cocco sono già molto dolci da soli

una volta versato il composto nel recipiente adatto metterlo in frigo per qualche ora per farlo addensare
quindi servire come dessert

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yogurt fatto in casa con latte di capra (o di mucca)

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per fare un buono yogurt occorrono:
latte, fermenti (o un vasetto di yogurt naturale) e una fonte di calore

poi si può discutere sul tipo di latte e sul tipo di calore, che può essere il sole, il termosifone, la stufa o la yogurtiera
anche il latte può cambiare: fresco, di mucca, di capra, di pecora (mai trovato, purtroppo)

la procedura è unica, sia che si faccia senza yogurtiera o con
si fa riscaldare il latte fino alla temperatura di 42 gradi
se la supera lo facciamo intiepidire finché non saremo in grado di tenerci un dito dentro senza ustionarci contando fino a 8

si mette il latte in un recipiente di vetro pulito e asciutto, ci aggiungiamo con delicatezza lo yogurt a piccole cucchiaiate (o i fermenti lattici liofilizzati)
lo inseriamo nella yogurtiera (con vaso singolo o nei vasetti) e lo accendiamo per circa 8 ore
oppure copriamo il vaso, agitandolo il meno possibile, con un panno caldo e lo mettiamo vicino al radiatore, alla stufa, in forno (spento), in un angolo della casa buio e dove nessuno lo sposterà, per otto ore

passato il tempo occorrente lo si trasferisce, sempre facendo attenzione a non smuovere il contenuto, in frigo lasciandolo riposare per 12 ore

ecco pronto il nostro yogurt naturale fatto in casa

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ci sono da fare delle piccole precisazioni

il latte di mucca fresco
va bollito e fatto intiepidire
fermenta sia con i fermenti liofilizzati sia con uno yogurt già pronto (acquistato o preparato precedentemente da noi)
il latte di mucca a lunga conservazione deve solo essere riscaldato e non bollito, valgono le stesse cose per fermenti e yogurt in vasetto

il latte di capra (che in genere si trova solo a lunga conservazione) va riscaldato ma NON FERMENTA con i fermenti lattici
occorre avviare la fermentazione aggiungendo qualche cucchiaiata di yogurt di mucca o di capra (anche di pecora va bene)

dopo aver ottenuto la prima produzione, entro tre giorni (prima cioè che i principi attivi dello yogurt deperiscano) utilizzarne una piccola quantità per produrne di nuovo

la quantità di latte da usare è indifferente
un litro, mezzo litro
dipende dal consumo di yogurt che facciamo
di sicuro è meglio averlo sempre fresco, e quindi nel caso prepararne meno ma più spesso, che farne grandi quantità che poi rischiano di invecchiare in frigo rendendo impossibile la riproduzione

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snack di riso fritto

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a volte capita di cuocere più riso del necessario
poi, una volta raffreddato, non ci va più di mangiarlo
io in genere lo uso per fare delle polpettine aggiungendoci una crema di farina di ceci (addensante, al posto dell’uovo) e qualche verdura cotta lì per lì (o magari avanzata anche quella)

stavolta ho provato a fare delle frittelline di riso e basta (giusto con un po’ di farina di ceci per addensare)
sono venute delle palline saporite e sfiziose ideali come snack per accompagnare un aperitivo
o da mettere in tavole mentre si aspetta che venga servito il pranzo (o la cena)

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Ingredienti
riso avanzato (cotto)
qualche cucchiaio di farina di ceci
un po’ d’acqua
sale e pepe
spezie a piacere (curry, coriandolo, cumino)

farle è veramente facilissimo e veloce
secondo la quantità di riso aggiungere qualche cucchiaio di farina di ceci e qualche cucchiaio di acqua fino a formare una pastella che “tiene” i chicchi di riso
aggiungere a piacere sale, pepe, qualche spezia tipo cumino, coriandolo, curry (mezzo cucchiaino scarso)

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far riscaldare pochissimo olio in una padellina antiaderente (meglio se di ceramica)
formare le palline con le mani oppure versarle direttamente nell’olio dal cucchiaino

farle dorare alcuni minuti da ogni parte
scolare su un foglio di carta assorbente
e servire
meglio se calde

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latte d’oro per le articolazioni

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ero un po’ indecisa su dove postare questa ricetta, se nel blog di cucina o in quello del benessere
http://www.iopensoperme.wordpress.com
poi, visto che, oltre a far bene alle articolazioni è comunque una bevanda buonissima, ho scelto di pubblicarla qua

Ingredienti
1) ¼ di tazza di curcuma
2) ½ tazza d’acqua
3) 1 tazza di latte (anche vegetale)
4) 1 cucchiaino di olio di mandorle per uso alimentare
5) Miele

in pratica la prima volta si prepara una crema di curcuma che poi si conserva in frigo in un barattolo da cui se ne prende ogni giorno un po’ da aggiungere al latte

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Bollite l’acqua insieme alla curcuma mescolando lentamente fino a che il composto non si asciuga e diviene un pochino più denso.
Una volta pronta, la miscela può essere conservata in frigorifero e utilizzata per 40 giorni (tanto è il lasso di tempo consigliato da Yogi Bhajan per questo trattamento).

Per ogni tazza di Latte d’oro che si vuole preparare è necessario mescolare ¼ di cucchiaino del composto realizzato con la curcuma in una tazza di latte aggiungendo poi un cucchiaino di olio di mandorle dolci (mi raccomando quello per uso alimentare!).
Si riscalda a piacimento e infine si aggiunge il miele, in quantità variabile a seconda dei gusti.
Se volete far diventare questa bevanda ancora più gustosa, frullatela! Diventerà così bella spumeggiante e potrete poi spolverarla con un po’ di cannella.

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la ricetta, si è capito, non è mia
io uso latte di capra e succo d’agave al posto del miele
è speciale
a me pare che faccia bene
ovviamente se uno ha un’alimentazione a base di carne e prodotti industriali, raffinati e super elaborati non sarà certo il latte d’oro a risolvere i suoi problemi

http://www.macrolibrarsi.it/autori/_yogi_bhajan.php

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