stuzzichini di melanzane

melanzane

Facili e veloci da fare, freschi, estivi, colorati e appetitosi
Ecco qua uno stuzzichino che può piacere a grandi e piccini

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Tagliare le melanzane lunghe a rondelle e farle spurgare su un colino per un’oretta o più, spolverate di sale fino
cuocerle dunque al forno per un quarto d’ora a 200 gradi sulla griglia

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Disporre i dischetti su una pirofila, guarnire con una fettina di formaggio (pecorino), un pomodorino secco sott’olio (speciali quelli di libera dell’equo e solidale)
condire con poco olio evo, sale pepe e origano

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Ripassare in forno pochi minuti quel tanto che basta per far ammorbidire il formaggio.
Servire tiepidi

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budino di vaniglia con la frutta secca

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Un dolce facile e veloce da preparare, anche quando abbiamo poco tempo o arrivano degli ospiti all’ultimo minuto

L’importante è tenere in casa una busta di budino in polvere
A me piace quello alla vaniglia dei negozi equi e solidali

Beh, è allora… sarà mica una ricetta da postare in internet
budino in busta…

si lo so che è una banalità
Come è banale l’aggiunta che ho fatto
ma siccome il piccolo esperimento è venuto bene ho deciso di appuntarlo sul blog

E poi, diciamocela tutta, è anche un piccolo escamotage veloce ed economico per fare bella figura con poco

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Ingredienti per 3-4 persone
una busta di budino liofilizzato alla vaniglia
Mezzo litro di latte (mucca o capra)
frutta secca (albicocche, mirtilli rossi, mandorle, pinoli, scorzette di arancia…)

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Per cuocere il budino seguire le istruzioni riportate sulla busta
versare la polvere in una casseruola, aggiungere il latte poco per volta, mescolare fino ad ottenere una crema omogenea e senza grumi
Portare a ebollizione, far bollire, mescolando sempre con un cucchiaio di legno, per tre minuti

nel frattempo avremo preparato la frutta, guarnizione e arricchimento del budino, e gli stampini
albicocche, mirtilli, uvetta e altra frutta del genere deve essere ammorbidita per un po’ in acqua calda

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Disporre un’albicocca o un cucchiaino di altra frutta sul fondo di ogni stampino (in vetro, plastica, ceramica, silicone, a piacere) che avremo sciacquato con acqua fredda (per facilitare il distacco del budino una volta raffreddato)

versare la crema bollente e far intiepidire
Quindi passare in frigo per almeno due ore

quando il budino sarà rovesciato nei piattini la frutta avrà formato delle guarnizioni a sorpresa

al top dei miei esperimenti c’è quello con delle scorzette di arancia cristallizzate
lo zucchero con la crema calda ha prodotto una sorta di sciroppo all’arancia che ha dato ulteriore sapore al dolcetto

semplice ma proprio buono

(è possibile trasformare la ricetta da vegetariana in vegana sostituendo il latte di mucca o capra con un altro di origine vegetale, riso, soia o di altro tipo. A quel punto però conviene consumare i budini direttamente nelle tazzine perché non si otterrà la necessaria consistenza per sformare i dolcetti)

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spaghetti di porri “paglia e fieno”

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Qui si sperimenta di brutto eh?!

Questi spaghetti sono fatti con la parte verde dei porri, quella dura che tutti, o quasi tutti, buttano via

il risultato è un piatto gustoso e leggero, oltre che colorato, dal sapore sicuramente inedito

La ricetta l’ho trovata saltellando fra un food blog e l’altro, ma non solo non ricordo dove l’ho letta, non riesco nemmeno a ritrovarla per offrire almeno una degna citazione
Magari in futuro salterà fuori di nuovo e renderò il giusto merito…

Ecco, siccome la pasta l’ho fatta a modo mio, perché non ricordavo tutte le indicazioni, devo ammettere di aver cotto un po’ troppo il porro (20 minuti)
Per cui consiglierei di stare sui 10 minuti, buttandolo insieme alla pasta o solo pochissimi minuti prima

Ingredienti
la parte verde di alcuni porri
Spaghetti (secondo il numero dei commensali e in quantità uguale a quella del porro)
Olio evo
peperoncino
Sale, pepe
Finocchio selvatico

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lavare il porro e tagliare a striscioline (a mo’ di tagliatelle)
portare ad ebollizione l’acqua in una pentola, salare con sale grosso
E immergere le striscioline di porro
Cuocere per sette minuti
quindi aggiungere uguale quantità di spaghetti
(io ho usato quelli senza glutine di mais, riso e quinoa)
e far cuocere per il tempo occorrente (in genere 8 minuti)

in una padella nel frattempo scaldare un po’ d’olio con un peperoncino

una volta cotta la pasta, scolare e spadellare
aggiungere del finocchio selvatico e una spolverata di pepe nero

E servire bello fumante!!!

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bucce di zucca sott’olio

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se si dice di non buttare via nulla allora non si butta via nulla

son proprio curiosa di scoprire come saranno queste bucce di zucca sott’olio

l’idea mi alletta, ma dovranno passare almeno due mesi perché siano pronte

è un esperimento, male che vada avrò perso qualche minuto

ma nemmeno, perché a dire il vero mi sono anche divertita

la ricetta l’ho trovata bazzicando on line ma non saprei più dire dove

infatti l’ho riprodotta a memoria e un po’ a modo mio

Ingredienti
Bucce di zucca
olive
capperi sotto sale
olio evo
aceto di mele
peperoncini
semi di finocchio
granelli di pepe nero

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far bollire per un quarto d’ora, o finchè saranno ammorbidite, le bucce in un po’ d’acqua e metà quantità (rispetto all’acqua) di aceto di mele

scolarle, farle asciugare e raffreddare

quindi metterle in un barattolo di vetro che avremo sterilizzato in forno a 200 gradi per una decina di minuti

aggiungere, alternandoli alle bucce, tutti gli altri ingredienti, i capperi sotto sale non risciacquati, le olive, il peperoncino, i semi di finocchio, i grani di pepe nero, in quantità a piacere

ricoprire d’olio extra vergine di oliva e far riposare un giorno
Rabboccare eventualmente se il livello dell’olio si fosse abbassato, quindi sigillare con il tappo e far bollire in acqua per il sotto vuoto

Ora non resta che aspettare pazientemente che le bucce si impregnino d’olio e che il prodotto “maturi”

Ci vorranno almeno uno o due mesi

poi le assaggeremo e vedremo se il gioco sarà valso la candela

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ah, pare che si possa fare lo stesso anche con le bucce di melone e di cocomero

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salsa di bucce di mela e porri

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qui non si butta via proprio niente.
Nemmeno le bucce di mela…
Ovviamente bisogna avere delle mele biologiche
dopo che le avete sbucciate, ricordatevi di non gettare le bucce
se non avete voglia o tempo di riciclarle subito potete anche conservarle per due o tre giorni in frigorifero, dentro un contenitore chiuso per alimenti.

La salsa è facile e veloce da fare
e, incredibilmente, è anche molto buona

io l’ho fatta così:

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Ingredienti
Le bucce di 3 o 4 mele biologiche
mezzo porro
un limone
sale e pepe
olio extravergine di oliva
mezzo dado vegetale
cannella, chiodo di garofano
salvia e ginepro

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Farete cuocere in una casseruola le bucce di mela con la buccia grattugiata del limone, un po’ d’acqua, il dado e le spezie
a parte in una padellina fate imbiondire il porro tagliato a rotelline
Far intiepidire, quindi unire tutti gli ingredienti in un contenitore, aggiungere il succo di mezzo limone e frullare con un minipimer

la salsa, dal sapore delicato e particolare, può accompagnare tutti i cibi che volete
o eventualmente potete spalmarla su dei crostini di pane o dei cracker

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vellutata di porri e cipolle con cardi fritti

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che cosa fare quando in frigorifero ti rimangono solo dei porri e delle cipolle da cuocere e dei cardi lessati?
io direi di provare a far sposare questi ingredienti, facendo una bella crema di porri e cipolle
che si potrà poi guarnire con alcuni cardi fritti

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Ingredienti
porri e cipolle
panna di riso
olio evo
spezie a piacere (curcuma, coriandolo, curry)
sale e pepe
cardi lessati

riscaldare un po’ di olio in una pentola con le spezie, aggiungere porri e cipolle tagliati a piccoli pezzi, far cuocere per alcuni minuti quindi coprire di acqua e portare a ebollizione
abbassare il fuoco e continuare a cuocere per un quarto d’ora, venti minuti
quindi frullare il composto con il mini pimer
aggiungere mezza confezione di panna di riso
salare e pepare
mescolare bene
nel frattempo in una padellina avremo fatto saltare i pezzetti di cardi rendendoli croccanti
una volta messa la crema nelle scodelle, la guarniremo con i cardi fritti

il risultato è molto gradevole
buon appetito

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salsa di radici amare di Soncino

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Mi son trovata un bel po’ di radici amare di Soncino cotte in frigo. Dopo averle mangiate come snack e come contorno sinceramente non mi andavano più. Allora ho cercato di riciclarle trasformandole in salsa.
ed è venuta fuori una buona ricetta. ..

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Le radici di Soncino erano state pulite e lessate, tagliate a rondelle, in acqua bollente salata e con un po’ di aceto di mele.

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Per insaporirle e trasformarle non ho fatto altro che metterle nel mixer aggiungendo qualche oliva senza nocciolo e qualche fettina di cipollotto fresco o di porro.
Aggiungere olio di oliva Extra vergine, sale, pepe e frullare

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La salsa ottenuta, a mio parere, è ottima per fare dei crostini da servire come antipasti o per insaporire altri piatti
La si può mischiare anche all’insalata
l’amaro delle radici rimane come nota caratteristica ma è mitigato dagli altri sapori

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biscotti di Pippi Calzelunghe

Pippi Calzelunghe è allegria, energia e tanti, tanti colori… a cominciare dal rosso delle trecce sparate fino alle sue calze spaiate
già me la vedo, ballonzolare per Villa Villacolle, in cucina, con il viso pieno di farina e le mani impiastricciate mentre prepara i biscotti speziati
io le consiglio di sperimentare anche questa ricetta
sono sicura che Pippi, Annika e Tommy impazziranno per i colori degli M&M’s

Ingredienti:
300 grammi di farina (riso, farro, miglio e fecola)
120 grammi di zucchero di canna grezzo
50 grammi di burro
3 uova
6 cucchiai di latte
lievito e vanillina (lievito naturale, cremor tartaro, aromatizzato alla vaniglia in bacca)
una confezione da 250 grammi di M&M’S

Accendere il forno a 180/200 gradi
mescolare il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungere le uova, il lievito, le farine, il latte
quando la pasta è omogenea aggiungere gli M&M’s
cuocere entro pochi minuti per evitare che lo zucchero colorato di copertura si sciolga a contatto con la pasta

Quindi prelevare il composto con un cucchiaio e appoggiarlo su una teglia coperta da carta forno con l’aiuto di un secondo cucchiaio
disporre i mucchietti di impasto abbastanza distanziati perché non si appiccichino distendendosi durante la cottura

Cuocere per 10-15 minuti
(dipende dal forno, dallo spessore. io metto a 10 minuti e poi controllo quando prendono colore nei minuti successivi…)

Far raffreddare, disporre su un vassoio e servire
Buon appetito!!!

Ps: e dopo aver fatto merenda ricordiamoci di dare una bella pulita alla cucina di Villa Villacolle

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“Con questa ricetta partecipo al contest di Coccola Time e Il fior di cappero”

http://www.ilfiordicappero.ifood.it/2014/12/comfort-food-contest-pippicalzelunghe.html

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ah… la cecina

Si fa presto a dire cecina….
la cecina, in fondo, è un piatto semplice, e pure povero
ma provate a farlo come si deve
mica facile

Difficile anche trovarlo in giro
ormai
da qualche tempo è un po’ passata di moda
prima anche nel Senese si trovava nelle pizzerie al taglio, ora non più
Eppure ha un sacco di caratteristiche positive
gustoso, economico, vegano e senza glutine
ma, almeno secondo me, difficilissimo da fare
A meno di non trovare l’esatta proporzione degli ingredienti

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Ingredienti
Farina di ceci una parte
acqua tre parti
Sale
Pepe nero
Olio extra vergine di oliva

Per chi si trova meglio con i numeri, ho trovato queste indicazioni più precise

1 – 150 grammi farina di ceci
500 di acqua
6 cucchiai di olio evo (4 nell’impasto e due sulla teglia)
Sale e pepe nero
Cuocere un’ora in forno a 160 gradi

2 – 180 grammi di farina di ceci
600 di acqua
6 cucchiai di olio
sale e pepe nero
cuocere 20 minuti in forno caldissimo

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Una delle cose più importanti della cecina è l’impasto
Oltre alle corrette proporzioni è necessario prepararlo con grande anticipo, anche la sera prima, così che riposando la farina possa amalgamarsi bene e assorbire tutta l’acqua

Fare attenzione che non ci siano grumi
Girare, schiacciare e far riposare
aggiungere un cucchiaino di sale e 4 di olio e mescolare bene

Riscaldare il forno
Ungere una teglia proporzionata alla quantità di crema
lo spessore deve essere di circa un centimetro
Infornare (un’ora a 160 gradi) e attendere con fiducia

la cecina perfetta (si legge con l’accento sulla i) è croccante fuori e morbida dentro
servire con una spolverata abbondante di pepe nero appena macinato e un filo di olio

E un piatto della tradizione povera toscana ma non solo
In versilia si chiama cecina, a Livorno torta
Ma lo fanno anche in Liguria, dove diventa la farinata
In Sicilia con le frittatine di farina di ceci nel panino si mangia il caratteristico pane e panelle

bene. Buon appetito a tutti

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snack di ceci arrostiti e speziati

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Questa ricetta ayurvedica la avevo già sperimentata e postata ma mi sono accorta in seguito che non l’avevo capita veramente
Io pensavo si trattasse di ceci da mangiare nel piatto e avevo aggiunto dell’olio per amalgamare le spezie e rendere il tutto più morbido
Invece deve essere proprio “secco”
Cosi che i ceci speziati si possano mangiare come le patatine e i pop Corn

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Prendere due tazze di ceci bolliti
metterli in una teglia da forno o in una pirofila
Aggiungere un cucchiaino di curry dolce, mezzo di curcuma, uno e mezzo di coriandolo in polvere e mezzo di sale
amalgamare bene e cuocere in forno caldo a 180 gradi per mezz’ora

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I ceci alla fine saranno oltre che saporiti quasi “asciugati”

è possibile fare lo stesso piatto anche con le lenticchie

ma questo io non l’ho ancora sperimentato

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