polpette di fagioli neri

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Fagioli neri cotti con verdure (cipolla, sedano, carota e peperoni), riso basmati e una crema di farina di ceci. Più spezie a piacere.
ovvero l’arte di svuotare il frigorifero unità a
L’arte di ricavare dagli avanzi qualcosa di appetitoso e possibilmente sano.

polpette

Queste polpettine sane lo sono, oltre che vegane. Fra l’altro le ho cotte anche in forno anziché friggerle. Più di così. ..

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Impastare gli avanzi in una ciotola fino a ottenere una bella crema densa. Farne delle palline grandi come albicocche che passeremo in una miscela di pangrattato (senza glutine) e farina di riso.
appoggiamo le polpette su una teglia odiata e cuoci amo nel forno riscaldato a 200 gradi per una ventina di minuti.
Passare il grill due o tre minuti. E servire…

accompagnate da un’insalata fresca e un po ‘ di salsa di soia

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riso all’orientale con fagioli neri in insalata

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Da quando un’amica mi ha regalato del riso basmati cotto da una signora iraniana vivo tentando di riprodurlo, con quel sapore, con quel profumo, con quella consistenza.
Ma non ci riesco.
Vabbè, però fra un tentativo e l’altro mi sono inventata questo riso all’orientale cotto nel wok, che non è niente male.
Ed è buono anche mangiato da solo.

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Il caso poi ha voluto che proprio in questi giorni avessi cotto dei fagioli neri, azuki (il mio amico Antonio del Macrobiotico di Belluno mi ha detto “che fanno bene alle donne”), e l’abbinamento fra i due piatti è venuto proprio niente male.

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Ingredienti per il riso (per due persone)
sei cucchiai di riso basmati
due piccole carote
un pezzetto piccolo di peperone
olio di oliva ev
spezie a piacere (coriandolo, cumino e sommacco)
sale e pepe nero

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Ingredienti per i fagioli neri
fagioli neri azuki 2-3 etti
un pezzetto di alga kombu
verdure fresche:
pomodori, peperoni, cetrioli
erba cipollina

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Mettere a bagno i fagioli per tutta la notte e cuocere al mattino, in pentola a pressione o no, con un pezzetto di alga kombu (si trova facilmente nei negozi di alimenti naturali e biologici).

Per preparare il riso:
ungere il wok con un po’ d’olio, aggiungere le spezie (una punta di cucchiaino di cumino in polvere, mezzo cucchìaino di coriandolo in polvere e una punta di sommacco).
Il sommacco è una spezia un po’ inusuale e rara da trovare qua da noi ma che si usa molto nella cucina mediorientale, specialmente in quella libanese.
Io ho avuto la fortuna di riceverla in dono da un’amica al rientro da un viaggio in Turchia
ma ci devono essere altri modi per trovarla (magari comprandola qui http://www.tuttelespeziedelmondo.it, come “sumac”).
Ha un sapore un po’ acido, per cui meglio non abusarne.
Però dà ai piatti quel non so che, che ci sta proprio bene.

Torniamo al riso: far riscaldare l’olio con le spezie e aggiungere carote e peperone tagliati a julienne
farli saltare a fiamma vivace spadellando.
Nel frattempo portare a ebollizione un pentolino dì acqua
(la quantità doppia rispetto al riso, io vado a occhio).

Quando le verdure appaiono croccanti aggiungere il riso e far saltare ancora un po’ mescolando con un cucchiaio di legno.
Salare e, se piace, pepare.

Quindi aggiungere l’acqua, abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e far cuocere per il tempo richiesto (in genere 10-12 minuti).
Lasciare riposare

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Per i fagioli basta preparare un’insalatina di verdure fresche, compresa l’erba cipollina tagliata a pezzi piccoli con le forbici, condirla con olio ev, sale e pepe, e aggiungervi i fagioli una volta che saranno raffreddati.

I due piatti, abbinati, sono un pasto super completo e da leccarsi i baffi.

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Polpettine di pastinaca

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Questo piatto nasce da due errori: pastinaca al tegame e riso basmati al vapore. e devo ammettere che come correzione, almeno quella, non è venuta affatto male.

La pastinaca.  Era la prima volta che affrontavo il tubero delle meraviglie e non avevo idea del sapore che avrei scoperto. Niente di che, per i miei gusti.
Una carotona chiara a mezzo fra il finocchio e la patata.
Dopo una veloce ricerca su internet ho deciso di cuocerla  al tegame, insaporendola con curcuma,  sale e pepe, saltata in un po’ d’olio di oliva (superfluo,  direi, specificare l’extra vergine). Pulite le radici con l’apposita spazzola le ho tagliate in verticale scontrandomi con un cuore molto duro e stopposo. E le ho fatte cuocere per almeno venti minuti dopo averle coperte con acqua.

pasti

Il risultato è  stato abbastanza deludente.
Ho quindi ridotto la pastinaca in purea, passando la nel frullatore, togliendo man mano i cuori duri e stopposi. 

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Nel frattempo mi ero anche cimentata nella cottura del riso basmati al vapore. Si, devo ammettere che ci sono dei periodi in cui mi viene male perfino il,pane con l’olio.
E anche questo riso non era venuto granché.  Abbastanza buono lo strano inferiore, quasi crudo quello superficiale. L’ho qukndi un po’ mischiato continuando la cottura per alcuni minuti in più.

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Mi sono quindi trovata a disposizione due ingredienti perfetti da ridurre in polpette.
In una ciotola ho versato due cucchiai abbondanti di farina di ceci, addensante ottimo e fonte di proteine vegetali, e aggiungendo un po’ d’acqua ho ottenuto una crema che ho fatto riposare per un po’ in frigorifero.
Ci ho poi aggiunto la crema di pastinaca e il riso basmati amalgamando il tutto.

Fatto riscaldare un po’ d’olio d’oliva in una padella ho cotto delle polpettine facendole rosolare da tutte le parti. Le ho poi scolate su un foglio di carta assorbente.

Le polpettine sono venute molto buone. Per mitigare il gusto un po’ dolciastro della pastinaca le ho accompagnate con un’insalata fresca, la salsa di cipolle per bruschetta https://lacucinadisimona.com/2013/09/18/salsa-di-cipolle-per-bruschetta/ un po’ di senape di Digione e salsa di soia tamari(senza glutine).

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Ma che cos’è la pastinaca?

Agrodolce

https://it.wikipedia.org/wiki/Pastinaca_sativa

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indivia saporita alla maniera di Margherita

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di questa ricetta mi piace il sapore ma anche il fatto di utilizzare un ortaggio che in genere non compro mai: l’indivia belga
non è un’insalata che mi ispira, ma fatto così, seguendo la ricetta che mi ha insegnato la mia amica Margherita, diventa saporita e leggera

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Ingredienti
Indivia belga (due cespi a persona)
una manciata di uvetta
una manciata di pinoli (o pistacchi)
un cucchiaino di zucchero di canna
olio evo
sale, pepe nero
aceto di mele

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dopo averla pulita, tagliare l’indivia in quattro fette per il lungo, prima dividendola a metà e poi ulteriormente a metà
poi procedere orizzontalmente ricavandone dei pezzettoni
saltare in una padella con alcune cucchiaiate di olio
salare e pepare, e lasciar cuocere a fuoco vivo per alcuni minuti, finché non ammorbidisce

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aggiungere una tazzina di aceto di mele e un cucchiaino di zucchero di canna e continuare a far cuocere girando con un mestolo di legno
dopo alcuni minuti mettere anche uvetta e pinoli (o pistacchi)
Cuocere ancora un po’, spengere il fuoco, far intiepidire e servire

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shiitake ayurvedico

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Recentemente ho avuto una discussione sul fatto che gli shiitake siano assimilabili agli altri funghi e quindi, in qualita di parassiti, abbiano un effetto nocivo sul nostro organismo
secondo me gli shiitake non sono come gli altri funghi, quelli che crescono per terra, in quanto vengono coltivati su tronchi di albero
Restano indubbiamente dei parassiti, questo si
Ma sono anche ammantati di un’aura di guarigione che ci si creda o no

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I funghi shiitake, di gusto più salato e pungente, scaldano più dei funghi normali. Essi accrescono in modo significativo le difese immunitarie. I funghi shiitake secchi offrono il massimo per la loro economicità e adattabilità, poiché si possono tenere a portata di mano e utilizzare ogni volta che c’è n’è bisogno.
ben ammorbiditi in acqua sono benefici per tutte le costituzioni, in particolare per kapha. Le persone di tipo vata devono mangiarne con moderazione, poiché grosse quantità di prodotti essiccati possono risultare aggravanti per loro.
(La cucina ayurvedica di Amadea morningstar e urmila desal)

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Ingredienti
250 grammi di funghi shiitake freschi o sei grossi secchi
3 cucchiai di olio
1/2 cucchiaino di semi di cumino
1/2 cucchiaino di cumino macinato
1/2 cucchiaino di sale marino
1/2 cucchiaino di pepe nero appena macinato
2 tazze di erbe di campo e bietole a Costa

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Se si usano funghi freschi, lavarli ed asciugarli bene, tagliarli a fette.
Quelli secchi devono essere immersi in una tazza di acqua tiepida alcune ore prima dell’utilizzo. Scolarli e tagliarli a fette.
lessare o cuocere al vapore la verdura ben pulita e metterla da parte.

scaldare l’olio in una casseruola. Aggiungere i semi di cumino. Quando diventano marroncino, versare i funghi a fette e stufare finché non sono diventati teneri.
aggiungere il sale, il cumino macinato ed il pepe nero. Mescolare bene.
unire la verdura e mescolare per fare insaporire.
far cuocere alcuni minuti, quindi servire.

questo piatto si accompagna con dal (legumi cotti speziati) e riso.

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polpette di patate e foglie di ravanello al forno

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Sono più sane di quelle fritte, su questo non ci piove
ma bisogna usare l’accortezza di lasciare l’impasto più umido possibile perché la cottura in forno asciuga un po’
Detto questo, procediamo con la preparazione di queste polpettine

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Per l’impasto ho usato alcune cucchiaiate di patata essiccata (regalo gradito di un’amica che l’ha acquistata in un negozio etnico) fatta rinvenire con acqua e latte di capra fino ad ottenere una consistenza cremosa

Ho poi lavato e bollito le foglie di un mazzo di ravanelli (una volta tolti i ravanelli, ovvio) che, tritate, ho aggiunto alla crema di patate

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Per insaporire: sale, pepe nero, spezie a piacere (cumino, coriandolo, curry )
ho aggiunto anche un po’ di riso basmati cotto il giorno prima che tanto stava in frigo a far niente

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Accendere il fondo a 180°
Preparare le polpette passando una cucchiaiata di impasto nel pangrattato (c’è anche quello senza glutine) fino ad ottenere delle sfere grandi come un’albicocca

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Sistemarle su una pirofila unta di olio e far cuocere per una mezz’oretta
Accendere il grill negli ultimi 3-4 minuti per dorare le polpettine
quindi servirle, tiepide, accompagnate da una bella insalatona fresca e da salsa tamari (soia senza glutine)

(Paola sarai contenta stavolta …)

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salsa di funghi shiitake

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Una salsa dal sapore delicato, nonostante lo shiitake sia un fungo che si fa sentire

Farla è facile e veloce
si fanno imbiondire in una padella con un po ‘ d’olio funghi e cipolle tagliati i primi a fettine, la seconda tritata
Si aggiunge la farina di riso e si fa cuocere, sempre mescolando con un cucchiaio di legno perché non attacchi, per 5 minuti
poi si aggiunge il brodo, pian piano, mescolando
Far bollire per 2 o 3 minuti
La salsa addenserà subito grazie alla farina di riso
Aggiungere il tamari e far cuocere a fuoco basso per altri 10-12 minuti
Mescolando ogni tanto

Sì, ma la lista degli ingredienti? Eccola

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Ingredienti
1/2 tazza di farina di riso
3 tazze di brodo di kombu e shiitake (vedi ricetta)
1 tazza e mezzo di funghi freschi shiitake
1/2 cipolla tritata
olio di sesamo o evo
2 cucchiai di tamari

salsa shiitake

Il brodo di kombu e shiitake si può cambiare con acqua o brodo vegetale

una volta preparata, la salsa si può spalmare sui crostini, pane, crackers, gallette, o mangiare in accompagnamento a un piatto di riso e verdure

i funghi shiitake, chiamati anche funghi del benessere, si trovano freschi o essiccati, nei negozi di alimenti naturali e biologici

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zuppa di alga kombu e funghi shiitake

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Questo è un piatto molto japan, una specie di zuppa di miso acquettosa e poco densa
L’ho preparato perché è un modo semplice di cucinare i funghi shiitake freschi e anche perché un po ‘ di brodo mi serviva poi per la salsa di funghi shiitake di cui parlerò successivamente

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Ingredienti:
6 tazze di acqua
20 centimetri di alga kombu
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
3-4 funghi freschi shiitake
tamari
1/2 fettina di limone per tazza

zuppa kombu e shiitake

Sì porta l’acqua a ebollizione con le verdure, i funghi e l’alga kombu
cuocere per 15 minuti
Togliere la kombu (che possiamo riutilizzare in un altro piatto, in una salsa o tagliuzzandola in un’insalata) e proseguire la cottura altri 10 minuti
Togliere le verdure (in realtà io le ho lasciate tutte tritate)
Aggiungere salsa di soia tamari (la varietà senza glutine rispetto alla shoyu) finché il brodo assume un colore come il tè
tagliare i funghi a listarelle
disporre nelle coppette qualche pezzetto di fungo e mezza fettina di limone
Versare il brodo e servire

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scones vegani ai datteri

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Sì, lo ammetto, bruttini son bruttini. Ma c’è da dire che questi dolcetti sono abbastanza buoni. Anche un po’ più che abbastanza, via

Fra l’altro sono vegan, senza glutine e senza zucchero, pure
quasi quasi li porto all’Expo

Sì chiamano scones e sarebbero un tipo di dolcetto che in Inghilterra viene servito con il tè delle cinque
dico sarebbe
in quanto io non l’ho mai sperimentato personalmente, ma mi fido

Sono anche molto veloci e facili da fare

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Ingredienti

100 grammi di farina di riso

120 grammi di farina di grano saraceno

20 grammi di amido di mais

2 cucchiai di semi di chia

100 grammi di latte vegano (riso, soia)

100 grammi di olio evo

180 grammi di datteri

100 grammi di uvetta

1 mela

20 grammi di mandorle a scaglie

2 cucchiaini di lievito naturale

Cannella in polvere

Un pizzico di sale

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Mettere l’uvetta a mollo in acqua tiepida e i semi di chia nel latte

Sbucciare la mela, a meno che non sia bio, e frullare

Tagliuzzare i datteri

Riunire tutti gli ingredienti (comprese le uvette strizzate) in una ciotola e amalgamare girando con un cucchiaio

Di cannella ne ho messa solo mezzo cucchiaino per non strafare, ma si sentiva poco in effetti

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Riscaldare il forno a 180 gradi

Disporre il composto a cucchiaiate su una teglia coperta da carta da forno, infornare a mezza altezza e cuocere per 30 minuti

Non c’è un solo granello di zucchero in questi dolcetti, ma si sfrutta il potere naturalmente dolcificante della mela e della frutta secca.

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volendo “esagerare” poi, si possono servire con frutta cotta (mele, pere, uvetta, mirtilli, albicocche e mandorle, senza zucchero) e panna montata
da urlo.

credetemi

(anche se so benissimo che è difficile)

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chana dal

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Il chana dal è un piatto della cucina indiana a base di legumi: piselli gialli spezzati (ma li chiamano anche lenticchie e ceci…) e decorticati (il che li rende più leggeri e facili da cuocere).
Con un’alimentazione vegana, che trae la maggior parte delle proteine dai legumi, è importante variare. E visto che ce ne sono di tanti tipi…

l’ammollo del chana dal (che compreremo in negozi indiani o di alimenti etnici) è facoltativo
io comunque una mezz’oretta in acqua, mentre preparavo gli altri ingredienti, ce l’ho messo
Poi ho cotto i legumi in pentola a pressione (ahi ahi) con un pezzetto di alga kombu per renderli più digeribili ed eliminare la produzione di gas

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Ingredienti
200 grammi di piselli gialli spezzati (chana dal)
Cipolla carota aglio porro (verdure per insaporire)
Sale
Curcuma, coriandolo
Pepe macinato (nero o di Cayenna)
Semi di cumino
un pezzetto di alga kombu
un cucchiaino di succo di limone
Olio di oliva ev (o ghee o olio di semi)

Mentre i legumi cuociono
riscaldare in una padella qualche cucchiaio di olio e un cucchiaino di semi di cumino
Quando scoppiettano aggiungere la verdura tritata e far soffriggere delicatamente

aggiungere le altre spezie: un cucchiaino di curcuma, di coriandolo in polvere e di pepe nero (o di Cayenna)

far indorare le verdure. Quando si sente nell’aria il profumo delle spezie aggiungere il chana dal (l’alga kombu mettiamola da parte per mangiarla in insalata)
Salare e far cuocere a fuoco basso per 15-20 minuti, aggiungendo acqua secondo la consistenza desiderata

del chana dal si può fare una zuppa, aggiungendo più acqua così da avere un piatto liquido
oppure si può mantenere il composto più asciutto servendolo accompagnato da riso basmati o thai e da un contorno di verdura cotta o cruda, in insalata

Una volta terminata la cottura far intiepidire, aggiungere il succo di limone e servire

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